SOGNANDO LA RIVOLUZIONE
Lotta continua e la stagione dei movimenti
Gli anni settanta nella provincia meridionale
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“Lotta Continua al sud fu un’esperienza collegata al tentativo di attuare modelli ideali ad una realtà particolare, attraverso un’attività non...
“Lotta Continua al sud fu un’esperienza collegata al tentativo di attuare modelli ideali ad una realtà particolare, attraverso un’attività non necessariamente eclatante e spesso mirata ad obiettivi di lungo periodo, in grado di coniugare assistenza e pedagogia a favore dei ceti deboli. L’alleanza con il movimento operaio, che intanto si promuoveva nel nord, costituiva uno schema solo parzialmente utilizzabile nel Mezzogiorno, dove interlocutore privilegiato era la massa composta da disoccupati e precari, un sottoproletariato incapace di organizzarsi e di esprimere rappresentanza, da tempo preda del clientelismo dei politici meridionali. Flavio Giordano recupera il ricordo della generosa attività di tanti giovani militanti napoletani e salernitani, impegnati a promuovere manifestazioni di piazza per rivendicare il diritto al lavoro, allo studio, alla casa, ma anche doposcuola e mense, concerti e rappresentazioni teatrali, tazebao e ciclostilati, riunioni ed assemblee. Un esperimento nato dall’ansia di partecipare ad un progetto collettivo, di sporcarsi le mani per provare a capire come contribuire al riscatto di chi condannato alla subalternità. (dalla prefazione di Alfonso Conte) Tra tutti i gruppi della sinistra extraparlamentare che hanno occupato la scena pubblica italiana nel corso del “decennio rosso” compreso tra l’autunno caldo del 1969 e le inchieste sull’autonomia operaia della procura di Padova e dell’Ufficio istruzione del Tribunale di Roma (aprile-dicembre 1979), Lotta Continua ha rappresentato un unicum per cultura politica e metodologia di lotta. Collegata alla robusta dimensione teorica, che affondava le radici nel marxismo critico che si era sviluppato in Italia a partire dalla prima metà degli anni Cinquanta, prima dentro e poi fuori dai partiti della sinistra tradizionale, LC ha nel corso della sua parabola coltivato una filosofia della prassi in costante aggiornamento rispetto ai tempi in cui si sarebbe dovuta sviluppare l'”azione rivoluzionaria”. Ciò l’ha trasformata nella “aristocrazia” dei movimenti anticapitalisti degli anni Settanta: una caratteristica, questa, che non ne ha mai snaturato la dimensione di massa. Una sorta di agenzia educativa per più di una generazione di militanti rimasti legati, anche dopo la sua liquidazione, ad una esperienza di lotta che ha contribuito – tra inevitabili limiti, incongruenze e contraddizioni – al processo di civilizzazione democratica di una parte del Paese.
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Categoria: Storia
COLLANA: Historiae
ISBN: 978-88-31995-15-3
Pubblicato con il contributo della Regione Campania L.R. 13/2013
Pagine: 228
Anno di pubblicazione: 2021
ISBN: 978-88-31995-15-3
Pubblicato con il contributo della Regione Campania L.R. 13/2013
Pagine: 228
Anno di pubblicazione: 2021