CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Le drammatiche conseguenze per il Mezzogiorno d'Italia
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Viviamo in un unico Paese, apparentemente unitario, ma di fatto siamo separati in casa, con normative differenziate e con uno...
Viviamo in un unico Paese, apparentemente unitario, ma di fatto siamo separati in casa, con normative differenziate e con uno sta- tus civitatis diversificato: quello di cittadinanza debole dei residenti al Sud e quello di cittadinanza forte dei residenti al Nord. Se si ha la fortuna di risiedere al Nord si godrà dei diritti civili e sociali, si avrà una migliore istruzione, ottimali servizi pubblici e una più efficiente sanità. Se, invece, si ha la mala sorte di vivere al Sud, si avranno servizi di qualità limitata poiché la Riforma Spacca Italia ha nei fatti diviso in due gli Italiani. Tutto questo aggrava i divari territoriali, inasprisce i dislivelli socio-economici, spezza il vincolo di coesione, frantuma l’Unità d’Italia e spinge all’esodo verso le Regioni del Nord e all’Estero accelerando il preoccupante processo di svuotamento in atto del Mezzogiorno. Secondo l’ultimo Rapporto SVIMEZ tutto questo porterà alla perdita di altri otto milioni di abitanti entro il 2080. Contro questo processo sovversivo e clandestino perché attuato nel silenzio pressoché totale dei mass media voluto dalla Lega, il senatore Francesco Castiello ha iniziato una inflessibile battaglia politica incominciata nelle aule del Senato e proseguita attraverso una serrata comunicazione sui suoi canali social. Un impegno quotidiano per far conoscere, da giurista e da politico, ai cittadini i principi della Carta Costituzionale in materia di autonomie e promuovere un sano regionalismo solidale. Si tratta di un lavoro necessario per poter permettere ai giovani di esercitare il diritto di restare al Sud, attualizzando il pensiero di Guido Dorso: ‘‘No, il Mezzogiorno non ha bisogno di carità, ma di giustizia’’.
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ISBN: 978-88-31995-32-0
Pagine: 88
Anno di pubblicazione: 2024
Pubblicato con il contributo della Regione Campania L.R. 13/2013 nella misura dell'8% circa.