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Carlo Spagna

(Taranto 1949 – Napoli 2023), magistrato e scrittore, discendente di una storica famiglia di Accettura in Basilicata, ha vissuto gran parte della sua vita a Napoli. Come magistrato si è occupato principalmente di camorra e di omicidi. Ha firmato le sentenze di condanna sulla scomparsa di Cristoforo Oliva e dell’omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della criminalità organizzata. A Potenza ha seguito il delitto di Elisa Claps ordinando, da presidente del Tribunale della Libertà, la scarcerazione dell’albanese che la Procura riteneva fosse l’assassino, affermando nell’ordinanza che la pista da seguire fosse molto più vicina di quanto sostenessero i più. Appassionato di storia e d’arte, da giudice delegato all’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Napoli, ha ideato due mostre.
Corpi di reato, una installazione che ripercorreva attraverso gli oggetti la storia della criminalità organizzata, è stata esposta nel 2013 nell’antico complesso di Castel Capuano, vecchia sede del Tribunale di Napoli. Il Corpo del Reato, l’esposizione di reperti archeologici rubati e trafugati nell’Italia Meridionale, conservati nei depositi giudiziari, si è tenuta presso l’Antiquarium degli Scavi di Pompei tra il dicembre 2016 e l’agosto del 2017. Da scrittore ha raccontato, con uno stile fuori del comune, fatti legati alle sue origini lucane e alla sua attività di magistrato, unendo i moduli estetici del romanzo di finzione alle tecniche interpretative della logica giuridica.
Ha pubblicato Teresa B., Iuppiter Edizioni, 2019, un romanzo ispirato alla storia di Teresa Buonocore, della quale si era occupato in qualità di presidente di sezione della Corte d’Assise di Napoli.

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