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Giuseppe D’Amico

Nato a Polla, Ha conseguito il diploma di Laurea in Scienze dell’Amministrazione presso l’Università degli Studi di Siena con una tesi su “Il pensiero politico di Carlo Pisacane”. Iscritto all’Albo dei Giornalisti della Campania dal 1985, ha collaborato con numerose testate della Campania. Dal 1996 al 2016 è stato addetto stampa della ASL prima a Vallo della Lucania e poi a Salerno. Ha al suo attivo la pubblicazione di una quindicina di volumi tra i quali: Il coraggio di partire, Salerno, Carlone (1995); Giovanni Florenzano, un protagonista dimenticato, Salerno, Carlone Editore (1996), terzo al premio nazionale Parmenide sezione saggistica; Il 1799 nel Vallo di Diano e dintorni, Salerno, Laveglia Editore (1999); Il mito di Velia e il fascino del Grand Tour, Salerno, Impronta Italia, 2002; Nella terra di Cuccaro Vetere, pietà religiosa e arte in un paese del Cilento, (con Carmine Tavarone), Sarno, Edizioni dell’Ippogrifo, (2003); Storie di donne senza storia, Salerno, Laveglia&Carlone Editore, (2009); Alfredo De Marsico, il mago della parola Salerno, Laveglia&Carlone, (2010); Il Vallo di Diano da Sciarpa a Garibaldi, Salerno, Laveglia&Carlone, (2011). Nel corso della sua attività ha tenuto numerose conferenze ed ha coordinato tantissimi dibattiti su argomenti politici oppure legati alla storia e alle tradizioni popolari della provincia di Salerno. Per 15 anni è stato vice presidente del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia” e, attualmente, è Direttore dei “Quaderni dell’Associazione Culturale “Luigi Pica” di Sant’Arsenio. È Socio Onorario della BCC Monte Pruno di Fisciano, Roscigno e Laurino e del “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886” di Padula.